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4 Agosto 2008

Avventura · Escursionismo · Mountain Partner · Trekking delle Leggende · Hiking e Trekking · Walking

TREKKING DELLE LEGGENDE IN VAL DI FIEMME Un’esperienza vissuta

Lago Brutto - fonte: A. CampanileIl Trekking delle Leggende rappresenta un’esperienza sicuramente molto più emozionante di qualisiasi accurata descrizione.
Sono queste le prime parole di Vincenzo Sparaco, uno sportivo che, dopo aver conosciuto ed usufruito in prima persona dei servizi e goduto dei traggitti proposti dall’APT della Val di Fiemme, ha pensato di condivide i ricordi e le impressioni vissute grazie al Trekking delle Leggende.

“Navigando su internet ho scoperto questa iniziativa ed ho voluto verificare la bontà di quanto promesso.
Ad esperienza fatta ritengo che le parole e le immagini non possono descrivere le sensazioni vissute: la natura incontaminata, la bellezza dei paesaggi, i profumi ed i suoni sono quanto di meglio si riesca ad immaginare ed ogni minuto trascorso aggiunge una sensazione mai provata. 

Il primo giorno  ho avuto per guida il sig. Albino, proprietario dell’albergo dove ho pernottato durante la mia vacanza. Albino si prodiga tutti i giorni sia d’estate che d’inverno per consentire ai suoi ospiti di conoscere i monti che circondano la vallata. Latemar La Torre di Pisa-fonte: A. Campanile

Il secondo giorno ho voluto provare la sensazione dell’escursione in solitudine ed ho rifatto in parte il tragitto del giorno precedente. Mi sono spinto più in alto, su un percorso sicuramente più impegnativo ma di grande bellezza, sono arrivato fino alla Torre di Pisa, uno spuntone di roccia che pende come l’omonima torre toscana, nel Massiccio del Latemar.

Lungo il percorso, fino alla quota di 2300 m circa, è possibile osservare la bellezza della flora: piccole stelle alpine, anemoni gialli e genziane blu cobalto contornati da innumerevoli altri fiori e bellissimi cespugli di rododendri.

Le successive due escursioni le ho fatte con la guida alpina sui sentieri del Gruppo del Lagorai; la guida è compresa nel pacchetto vacanza acquistato. A mio avviso sul Lagorai ho trovato la natura più selvaggia e data la vastità del comprensori, consiglierei agli escursionisti meno esperti di non avventurarsi in questa zona senza l’aiuto di un esperto.

Rispetto al Latemar la zona del Lagorai è costituita da rocce porfiriche che trattengono l’acqua ed è quindi facile trovare ruscelli limpidissimi e numerosi laghetti di origine glaciale.
La natura boschiva di pini cembri è rigogliosissima; vale sicuramente la pena vedere i numerosi alberi monumentali.

L’escursione, che io chiamo dei laghi, è partita dalla Malga di Valmaggiore dove sono arrivato con il transfer (sempre compreso nel pacchetto) lungo una strada sterrata di 5-6 Km sopra il paese di Predazzo. Mi soffermo sulle malghe che si incontrano su questi sentieri perché sono belle, caratteristiche ed offrono un sicuro rifugio all’escursionista.

Lungo questi sentieri è difficile incontrare qualcuno e quindi si ha la sensazione di vivere un’avventura personalissima. Ho avuto la fortuna di vedere il volo di un’aquila (peccato che non sono riuscito a filmarla) ascoltare il fischio delle marmotte e qualche volta le ho addirittura viste.

L’escursione successiva ha preso il via dalla Malga Manghen che di fatto rappresenta l’ingresso alla Val di Fiemme e, a mio avviso, è l’escursione più bella che ho fatto in questi giorni.

A conclusione della mia vacanza, ma non certamente degli itinerari a disposizione, l’ultimo giorno ho fatto una puntatina per vedere due monti singolari per la loro posizione: il Corno Bianco ed il Corno Nero. Il primo è chiamato così perchè composto di dolomia mentre il  secondo porta questo nome a causa della roccia porfirica che lo costituisce.
I due corni sembrano essere sentinelle, guardie delle vallate che invitano il viaggiatore al rispetto della natura e della sua bellezza.

Arrivederci”.

Vincenzo Sparaco

Il sito web ufficiale del Trekking delle Leggende