Il documentario Cahiers, ha vinto il primo premio nella sezione ‘Le Alpi’ alla 16/a edizione del Valsusa Filmfest, rassegna di film e video sui temi del recupero della memoria storica e della salvaguardia del territorio.
La motivazione: ”in quanto testimone dello sforzo di mantenere vive le lingue originali, amalgamando le tradizioni di due comunita”’.
In concorso, complessivamente, 315 film pervenuti da diverse parti d’Italia e anche da Bulgaria, Francia, Inghilterra, Israele, Messico, Norvegia, Olanda, Scozia, Spagna e Svizzera. Cahiers racconta un anno di vita in due piccole scuole di montagna, a Rhemes-Notre-Dame e Gressoney-La-Trinite’.
Il 24 aprile al Liceo Norberto Rosa di Bussoleno sono state proclamate le opere vincitrici.
Tutti i premiati
sezione di concorso VIDEOCLIP MUSICALI
Per questa edizione sono pervenuti 35 videoclip, 20 per la sottosezione Produzioni Amatoriali e 15 per la sottosezione Produzioni con Budget e l’organizzazione del festival ha deciso di aprire questa XVI edizione con la grande festa musicale della Serata Videoclip.
Responsabile della Sezione: Mario Solara
Giuria composta da: Paola Carta, Paolo Della Giovanna, Pierluigi Mortaretti, Alessandra Olivero e Daniele Sasso
Sottosezione Produzioni Amatoriali
1° premio a
Unimpressive
di Jacopo Payar – Prato – durata 3’04’’
Descrizione: videoclip del gruppo musicale
Motivazione: Per la tecnica perfetta, per la musica carica di poesia. Un viaggio tra le terre della memoria e della contemporaneità nella contesa tra il colore pastello del ricordo ed il bianco della modernità che si muove tra la sterilità e la speranza di una ritrovata purezza.
Menzione speciale a
Il sogno di Max
di Massimiliano Vaccaro e Andrea Calabrò – Torino – Durata 6’57’’
Descrizione: Alla ricerca del sogno
Motivazione: Premio all’ironia nel trattare oggetti e tecnologie moderne e all’invito a conservare gli ideali pur pagandone il prezzo, invitando ad armarsi di leggerezza e di un eterno sorriso.
Sottosezione Con Budget
1° premio a
Lu trenu de lu soli
di Paolo Battista – Montecorvino Pugliano (Sa) – durata 6’
Descrizione: Immigrazione di ieri e di oggi
Motivazione: La sacralità della vita raccontata con semplicità ed onesta, onesta la musica che sa richiamare il cuore su una terra comune, riportare ognuno ai valori che dovrebbero ricordarci che siamo un tutt’uno.
Menzione speciale a:
Working man blues
di Hermes Mangialardo – Copertino (Lecce) – durata 5’
Descrizione: Storia sulla industrializzazione in America
Motivazione: Si premia il magistrale lavoro di animazione e la meravigliosa tecnica compositiva e strumentale. Non di meno, la contesa del territorio del mondo del lavoro è oggi più che mai attuale.
sezione di concorso LE ALPI
Delle 27 opere pervenute ne sono state scelte 6 per la fase finale del concorso
Responsabile della Sezione: Luigi Cantore
Giuria composta da: Amedeo Gandaglia, Anna Floris e Flavio Repetto
1° premio a
Cahiers
di Alessandro Stevanon (Jovencan – AO) – durata 52’
Sinossi: Due villaggi di montagna, incastonati fra le cime della Valle d’Aosta, ognuno con lingua e dialetti propri, ma uniti da tradizioni comuni…
Motivazione: Si premia il filmato che testimonia lo sforzo nel mantenere vive le lingue originali, amalgamando le tradizioni di due comunità .
2° premio a
Acquagascar
di Nicola Arcangeli (Monza) – durata 11’
Sinossi: Acquagascar è un termine che possiamo definire onomatopeico, che dovrebbe dare un’idea delle varie forme che l’acqua assume: stagnante, effervescente, fumosa, farinosa, cremosa, gelata , stirata, plasmata al volgere della natura. E queste sue peculiarità si manifestano sopratutto in uno scenario come quello della montagna.
Motivazione: immagini e musica creano profonde emozioni nell’animo lasciando un piacevole senso di serenità
Menzione speciale a
L’amico delle Bestie
di Federico Alotto e Oscar Ferrari (Borgone di Susa – TO) – durata 30’
Sinossi: Quattro soldati vengono mandati in un forte sperduto fra le montagne. La noia è di casa e il nemico non arriva. Presto per loro inizierà un incubo. Tratto da fatti realmente accaduti.
Motivazione: Si apprezza l’impegno degli attori in un contesto di non facile realizzazione; ottima e suggestiva la colonna sonora
sezione di concorso DOCUMENTARI “Terre Contese”
Delle 57 opere pervenute ne sono state selezionate solamente 5 per la fase finale del concorso.
Responsabili della sezione: Daniele Cat Berro e Giorgia Allais della Società Meteorologica Italiana e Andrea Zonato del Centro Culturale Diocesano di Susa
Giuria composta dagli studenti dei Licei Liceo Norberto Rosa di Bussoleno e Susa e del Liceo Des Ambrois di Oulx che hanno visionato i filmati
1° premio a
5 kmq
di Sonia Giardina e Salvatore Tuccio (Catania) – durata 22’
Sinossi: Un fazzoletto nero di 5 Kmq nel cuore del Mediterraneo. La piccola isola di Linosa, lontana 167 Km dalla Sicilia e 145 Km dalla Tunisia si trova da sempre in un forte isolamento che condiziona l’esistenza dei suoi abitanti…
Motivazioni: è stato scelto il documentario 5 kmq perché le argomentazioni affrontate riguardano la realtà economica e sociale dell’Italia intera. Il film illustra una situazione che molte persone non conoscono: è assurdo che gli abitanti di Linosa siano costretti a vivere senza i diritti a istruzione, sanità e lavoro. Per certi aspetti si tratta di una realtà simile a certi paesi di montagna, isolati allo stesso modo, seppur in condizioni geografiche differenti. E’ stata apprezzata in particolare la fotografia e come il montaggio valorizza le immagini e la musica, il documentario presenta un’ottima armonia formale. Da segnalare la scena in cui gli studenti della scuola si collegano in video conferenza con l’insegnante di inglese di stanza a Lampedusa. E’ assurda e impressionante, non sembra possibile che esistano ancora, in Italia, delle realtà di vita così difficile.
Menzione speciale a
Stateless
di Mauro Mondello e Nunzio Gringeri – Spadafora (Me) – durata 33’
Shousha è un luogo indefinito. Non è un paese né un villaggio, non è segnato sulle mappe, prima di marzo nessuno percorrendo i trentasette chilometri che dividono il villaggio di Ben Guardane dal posto di frontiera di Ras Jdir, avrebbe pensato che quella striscia di deserto potesse avere un nome, che qualcosa rendesse quello spazio infinito di sabbia diverso da tutto il resto lì intorno…
Menzione speciale a
La vera leggenda di Valaja Marley
di Gianluca Loffredo – Castell’Alfero (AT) – durata 28’
Una leggenda vera. Un personaggio che attraversa la storia della Val di Susa, un modo per raccontare pezzettini di una biografia complessa, quella dei disabili intellettivi della Città del Sole, S.C.S Samt’Ambrogio
sezione di concorso CORTOMETRAGGI
Come sempre, per questa parte di concorso sono arrivati tantissimi filmati, precisamente 145 e provenienti da diverse parti d’Italia ma anche dall’estero, da Bulgaria, Francia, Inghilterra, Israele e Spagna. Ne sono stati scelti 15 per la fase finale del concorso
Giuria composta da: Luciana Carnino, Ornella Marcellino, Bruno Paschero, Vinicio Perugia e Beatrice Tallo.
La giuria fa presente che tutti i cortometraggi presentati avevano un loro intrinseco valore e sono tutti meritevoli di essere visti
1° premio a
“Cucina casalinga” di David Casals (Roma) – durata 15’
Sinossi: Un uomo solitario celebra il suo compleanno ogni giorno in un ristorante diverso della città, finché una sera incontra una donna che fa lo stesso.
Motivazione: Il tema della solitudine è affrontato in modo molto originale con profonda ironia e un finale sorprendente e ottimistico.
2° premio a
“Paper memories” di Theo Putzu (Barcellona-Spagna) – durata 7’25”
Sinossi: Un anziano signore cerca la sua felicità dentro vecchie foto… Due mondi divisi dall’incapacità di sognare…
Motivazione: Per l’originalità con cui viene affrontato un tema di profonda e angosciante solitudine. Sono solamente le immagini a parlare. Il cortometraggio termina con il passaggio in un sogno del protagonista.
Menzione speciale a
“Un nuovo corso” di Leonardo Rodolico (Catania) – durata 10’30’’
Sinossi: Carlo sostiene l’esame finale prima della laurea, a cui segue una strana prova pratica che consiste nell’esecuzione di un omicidio di stampo mafioso. Superata brillantemente la prova si laurea a pieni voti in questo bizzarro nuovo corso.
Motivazione: Per il paradossale approccio all’esistenza della mafia che dopo aver imposto un’egemonia politica ed economica si pone come obiettivo l’educazione universitaria, in un quadro di amara ironia.
sezione di concorso MEMORIA STORICA
Generalmente viene scelto un unico vincitore di questa sezione ma questa volta il gruppo ANPI di Condove e Caprie, curatore della sezione, ha deciso di dare il primo premio ex-aequo a due opere
1° premio ex-aequo a
Nicola Grosa moderno Antigone
di Mario Garofalo e Anna Roberti – durata 53′
Sinossi: L’Associazione culturale Russkij Mir di Torino prosegue l’opera di recupero della memoria dei partigiani sovietici che combatterono a fianco degli italiani, a cui aveva già dedicato un primo documentario.In questo nuovo lavoro la loro vicenda si lega alla figura di Nicola Grosa che, ex partigiano torinese, negli anni sessanta andò per le montagne piemontesi a recuperare i corpi di chi era morto combattendo e aveva avuto sommaria sepoltura…
Motivazioni del premio: La ricerca storica eseguita sui georgiani che combatterono con i partigiani italiani è davvero notevole: pensare di poter ricostruire nomi e storie di persone venute da così lontano in un’epoca di guerra, a distanza di così tanti anni, è un’operazione coraggiosa e veramente ammirevole. Le storie narrate sono tutte interessanti e il fil-rouge di Nicola Grosa, in grado di tessere una rete tra le diverse vicende, è più che adatto. Le riprese e i montaggi sono efficaci, il ritmo non è mai lento e, sebbene la durata sia di oltre 50 minuti, il documentario risulta piacevole in ogni sua parte. Complimenti all’associazione Ruskij Mir per la dovizia nella ricerche svolte e agli autori del video per il brillante risultato.
1° premio ex-aequo a
La lunga scia di sangue – L’eccidio del 30.4.1945 a Collegno e Grugliasco”
di Domenico Morreale – durata 43’
Sinossi: Tutti gli italiani negli anni venti hanno sentito parlare di Collegno intorno alla vicenda dello“smemorato”. Gli italiani sentono parlare di Grugliasco vicino a Collegno all’indomani della liberazione. Il 30 aprile 1945 i tedeschi in ritirata hanno ucciso 67 persone. Gli italiani sapranno solo alla fine degli anni Novanta che il primo maggio sono stati fucilati 29 militi della Littorio: è una lunga scia di sangue che fa parte del prezzo pagato per la Liberazione
Motivazioni del premio: La storia dei martiri di Collegno e Grugliasco, troppo spesso dimenticata, è stata finalmente resa pubblica attraverso un filmato di elevato pregio documentaristico e di ottime qualità tecniche. La ricerca storica alla base del documentario è sicuramente pregevole ed è impreziosita dai contributi degli storici intervistati che conferiscono un tono ancor più ricco al filmato. Notevoli anche le aperture e le riflessioni di altissimo livello storico sulla memoria e il rispetto dei caduti. Fotografia e montaggio risultano piacevoli e originali, soprattutto nei passaggi di ricostruzione storica dei luoghi. Il premio va dunque ad un video che ha dimostrato in modo egregio come fondere un’importante ricerca storica con un canale informativo che sfrutta tecniche insolite e molto gradevoli.
Menzione speciale a:
Memorie partigiane
di Laura De Sanctis – durata 46’
Sinossi: Un omaggio ai giovani del ’44 che diedero la loro vita alla patria: A quelli che si salvarono e con tenacia continuano a raccontare alle nuove generazioni.
Motivazioni: Una menzione speciale per questo video che ricostruisce l’eccidio di Montalto nelle Marche, in particolar modo per l’impegno che i giovani dell’ANPI di Tolentino hanno dimostrato nel mettersi in gioco in un progetto tanto ambizioso: che siano da esempio per i tanti giovani che si affacciano alla “nuova stagione dell’ANPI” e che possano essere la prova vivente di come un ricordo individuale possa diventare un patrimonio di memoria collettiva
Info: www.valsusafilmfest.it
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