VALTELLINA OROBIE: INDIVIDUAL RACE A BURGADA SU BOSCACCI. IL PRESIDENTE ISMF APRE ALLA DISCUSSIONE PER LA MODIFICA DELLE REGOLE
La seconda tappa della Coppa del Mondo di Sci alpinismo ISMF, si è svolta nel fine settimana a Albosaggia e Caspoggio. Il ruolo del comitato organizzatore locale si è rivelato fondamentale per la buona riuscita della manifestazione, nonostante la carenza di neve. Infatti, in Valtellina, è stato fatto un grande sforzo per garantire il via della 30^ edizione della Valtellina Orobie, in condizioni eque e sicure.
Oltre al valore competitivo di ogni singola prestazione, ogni gara ha però qualcosa di più da insegnare e raccontare. Nella gara individuale sul Pizzo Meriggio, Kilian Jornet Burgada e Michele Boscacci hanno portato un nuovo colpo di scena, almeno nella storia recente delle competizioni ISMF.
Dopo il testa a testa per gran parte della gara, hanno deciso di rallentare insieme sull’ultima discesa, soprattutto quando si trattava di procedere sul terreno senza neve, attraversando il traguardo tenendosi per mano, in segno di rispetto reciproco.
Tuttavia, la vittoria è stata assegnata al campione spagnolo, dal chip elettronico, sistema di cronometraggio che determina i risultati in centesimi di secondo.
Le attuali regole ISMF non consentono un risultato ex aequo, cosa che accade in altri sport. Pertanto, i risultati sono stati assegnati dagli arbitri secondo le regole attuali.
Certo è che otto centesimi di secondo, il divario temporale tra Jornet Burgada e Boscacci, non è molto. Questo è il motivo per cui l’ISMF è disposta a guardare al caso per discutere eventuali modifiche delle regole. «Questa situazione darà alla Federazione internazionale la possibilità di riflettere sul tema, cercando di imparare da questa esperienza – ha dichiarato il Presidente ISMF Armando Mariotta. «Potremmo proporre all’Assemblea plenaria una modifica delle nostre regole per gestire queste situazioni molto particolari. .. L’idea – ha aggiunto Mariotta – sarà discussa nei prossimi mesi, partendo da un punto di vista comune e condiviso. Solo rispettando le norme esistenti possiamo garantire il fair play e difendere i valori etici del nostro sport ».
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