Da qualche giorno non scrivo su queste pagine… Sono accadute molte cose in poco tempo. Come spesso succede la grammatura delle pagine deli libro della vita è soggettiva; per alcuni la costa è implementata con moltissimi fogli sottili mentre ad altri ne bastan meno. Non esiste un più o un meno bello o buono, esistono gli uomini.
Domani ripartirò… ennesimo passo, ennesimo mattone nel gran muro. E mentre il mio tempo attivo dev’esser rubato da più o meno grandi progetti di vita materiali, essi rapiscono spazio etereo alla mia “missione”, al mio percorso di ricerca dell’oltre.
Ascolto la musica dei ricordi, l’armonia dei piccoli gesti, il risonare dell’evoluzione personale. La marea mi porta sogni senza ch’io mi accorga d’essere luna cagione di onda e frangente, e io compongo… E a ogni nuova scintilla, a ogni diritto della stessa, la mia pelle si fa campo di lavanda al vento di Borgogna, e frizza e scalpita.
Avrei milioni di cose da dire al solo trascriver una parte del fiume dei miei pensieri… eppure oggi mi fermo qui. Né arrampicata né slack line, né arti marziali né pittura, né corsa né subacquea. Oggi solo poche parole e un saluto, come un vento che sposta le nuvole.
Christian Roccati
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