Seveso… un’altra serata e nuove emozioni
…essere in giro di sera ultimamente mi sembra piuttosto strano, dato che sono sempre al chiuso a parlar di attrezzature da montagna. Fotografo il sole e invio l’immagine: ma allora è vero ciò che dicono, esiste una palla di fuoco che illumina le cose?
Presto sono a Seveso. Mangio una cena con il CAI ospitante, costituito da appassionati che con fervore cercano di portare i giovani in montagna, che di norma hanno di allenato solo il pollice sul telefonino.
La sala è capiente e i posti quasi tutti occupati. Le poche lacune si colmano e il discorso inizia. Dopo il rituale di presentazione intervisto Luigino, alias Pier Luigi Airoldi; ho scritto un romanzo biografico sulla sua vita avventurosa, “Inseguendo la Brezza”.
Dettaglio questa figura eclettica e di domanda in domanda porto gli astanti in una delle nostre chiacchierate, come se si trovassero in uno dei nostri incontri, nei due anni intercorsi per l’analisi e quindi la stesura del volume.
Tocca all’avventuerio intrattenere il pubblico, immagine dopo immagine.
Non è difficile: Airoldi è magnetico, sa incantare e far sognare.
La serata termina, ma i discorsi non hanno fine, anche quando il gruppo organizzatore rimane l’ultimo in sala. Ci sono i saggi, il nuovo presidente e i giovani consiglieri. Sono il direttivo CAI più innovativo che abbia incontrato.
Strette di mano e si riparte, una volta ancora.
Di nuovo nella notte, di nuovo solo, come sempre. Le tenebre scorrono indietro, come fossero nuvola, come la mia vita stessa. Ancora avanti, come i miei pensieri, come i miei progetti, come le mie avventure. Un movimento al contrario tra due forze che generano uno spin.
Tutto scorre, viene e va, ancora… perché no?