Due giorni via a Bolzano… per lavoro, tanto per cambiare, insieme all’amico fraterno Fabri.
Le pareti tutto intorno, la natura che ti chiama, e tu fra quattro mura.
Partenza e già il cielo sorride nella piana immediatamente retrostante alle montagne in cui vivo.
…e poi chilometri macinati sino a trovarci al cospetto di altre muraglie.
Va bene tutto, ma il richiamo è il richiamo, esaudito in qualsivoglia forma.
E allora in corsa prima di iniziare, le mani su ricordi in plastica di montagne vere.
Sapendo che presto torneremo a concatenare vie e pensieri insieme, “sfidando” l’aria, ma con occhio scherzoso… Ci armonizziamo a essa chiedendo il passo; non lottiamo con la natura, ci facciamo cullare da lei.
Ecco il sorriso di Fabri
…e poi un altro passo nei miei sogni.
…un viaggio oramai non più visibile solo a me, in un puzzle che lentamente si forma.