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6 Marzo 2025

Ambiente e Territorio · Cultura · Insight

Fulco Pratesi, una vita dedicata alla Natura. In un’intervista la sua battaglia personale contro lo spreco d’acqua.

Addio a Fulco Pratesi. Il 1º marzo 2025, all’età di 90 anni, si è spento Fulco Pratesi, figura emblematica dell’ambientalismo italiano e fondatore del WWF Italia. La sua vita è stata un esempio di dedizione alla Natura e alla sua salvaguardia, e ha influenzato profondamente la coscienza ecologica del nostro Paese.

Una vita dedicata alla Natura

Nato a Roma nel 1934, Pratesi trascorse parte della sua infanzia nella campagna viterbese, dove sviluppò un profondo legame con la natura. Inizialmente appassionato di caccia, un incontro ravvicinato con un’orsa e i suoi cuccioli in Anatolia nel 1963 lo portò a una svolta decisiva: abbandonò la caccia per dedicarsi alla fotografia naturalistica e alla conservazione dell’ambiente.

Nel 1966, ispirato dal neonato World Wildlife Fund, fondò la sezione italiana dell’organizzazione, il WWF Italia, assumendone la presidenza in diverse occasioni. Sotto la sua guida, l’associazione promosse la creazione di oltre 100 Oasi del WWF, riserve naturali protette che rappresentano un patrimonio inestimabile per la biodiversità italiana.

Contributi legislativi e impegno politico

Pratesi ha svolto un ruolo cruciale nell’approvazione di leggi fondamentali per la tutela dell’ambiente in Italia. La legge 157 sulla fauna selvatica e la legge quadro sulle aree protette del 1991 sono solo alcuni esempi del suo impegno legislativo. La sua attività politica culminò con l’elezione alla Camera dei Deputati dal 1992 al 1994 nelle file dei Verdi, dove continuò a promuovere politiche ambientali sostenibili.

Divulgatore e illustratore

Oltre all’attivismo, Pratesi è stato un abile giornalista e illustratore. Ha collaborato con testate come il Corriere della Sera e L’Espresso, utilizzando le sue doti artistiche per avvicinare il grande pubblico alle tematiche ambientali. I suoi libri, spesso corredati da illustrazioni personali, hanno educato generazioni di italiani sull’importanza della conservazione della natura.

Riconoscimenti e ruoli istituzionali

La sua dedizione gli è valsa numerosi riconoscimenti, tra cui l’onorificenza di Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica nel 1994. Dal 1995 al 2005, ha presieduto il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, contribuendo alla valorizzazione e alla protezione di una delle aree più significative del nostro patrimonio naturale.

La battaglia personale contro lo spreco d’acqua

Pratesi non si è limitato a promuovere la sostenibilità attraverso le sue attività pubbliche, ma la incarnava nella sua vita quotidiana. Celebre la sua scelta di ridurre il consumo di acqua, limitando la frequenza dei bagni per sensibilizzare sull’importanza di questa risorsa. Un comportamento che poteva sembrare estremo – o “ossessivo” come racconta lui stesso nell’intervista alla trasmissione “Carta bianca” che riproponiamo qui – ma che sottolinea la coerenza tra le sue convinzioni e le azioni personali.

La scomparsa di Fulco Pratesi lascia un vuoto nel mondo dell’ambientalismo italiano. Tuttavia, la sua eredità vive nelle numerose iniziative e nelle leggi che ha contribuito a realizzare. Il suo esempio continuerà a ispirare future generazioni di ambientalisti e cittadini consapevoli dell’importanza di proteggere il nostro pianeta.

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