Intervista di Andrea Bianchi
Montaggio di Andrea Monticelli
Uno straordiario viaggio nel cosmo in compagnia dell’astronauta Umberto Guidoni e del meteorologo e divulgatore ambientale Luca Lombroso, ci ha permesso di comprendere ancor di più quanto sia importante salvaguardare il nostro pianeta. Una serata che il 65° Trento Film Festival ha dedicato al pianeta Terra e ai gravi problemi ambientali legati al riscaldamento globale.
Romano, classe 1954, Guidoni ha partecipato a due missioni NASA a bordo dello Space Shuttle e nel 2001 è stato il primo astronauta europeo a visitare la Stazione Spaziale Internazionale.
Intervistato da Andrea Bianchi, Guidoni dice: “l’uomo ha sempre affrontato le difficoltà ha sempre varcato i limiti che potevano essere le montagne oppure gli oceani… adesso il limite che vediamo davanti a noi, l’oceano da affrontare, è un oceano di vuoto quello che separa il nostro pianeta dagli altri e su questo stiamo lavorando… è una sfida molto difficile, non diversa da quella che hanno affrontato i primi navigatori o i primi che hanno varcato le catene montuose… senza lo spirito d’avventura probabilmente non avremmo percorso tutta la strada che ci ha portato alla civiltà”
Continua Guidoni: “E’ vero che le prime immagini della Terra vista dallo spazio, dagli uomini che sono andati sulla Luna, ha in qualche modo ridestato la nostra attenzione verso questo pianeta, ha dato il via al movimento ecologista e non c’e dubbio che guardare alla Terra come a un tutt’uno è alla base dell’ipotesi Gaia… Io penso che sia un importante punto di vista che ci pemette di cogliere aspetti che altimenti si perderebbero se noi andassimo ad analizzare un fattore alla volta”.
Simonetta Quirtano