Intervista e montaggio: Andrea Monticelli
In una serata-spettacolo in programma al 67° Trento Film Festival si è dibattuto sui vari modi di vivere la montagna attraverso il racconto di protagonisti straordinari, impegnati in sport diversi: dall’arrampicata allo sky running, dallo scialpinismo alla slackline, freeride, parapendio, base jumping e mountain bike.
Tra gli ospiti, Maurizio di Palma, base jumper e alpinista.
“Per fare BASE occorrono conoscenze tecniche molto specifiche – spiega di Palma – conoscenza della micrometeorologia e dei materiali… bisogna essere molto introspettivi, psicologi di sè stessi..”
Maurizio ha iniziato a praticare paracadutismo nel 1996. Nel 1998, all’età di 18 anni, si è arruolato volontario nell’esercito dove è rimasto in forze tre anni nella Brigata Paracadutisti Folgore. Nel 2001 inizia a dilettarsi nell’arte del BASE Jump. Ad oggi ha portato a termine con successo più di 4000 salti BASE da oltre 400 spot un pò in tutto il Mondo. Ha realizzando centinaia di salti da pareti, antenne, palazzi, ponti e altro, sia in Italia che all’estero.
“La conoscenza e l’esperienza, sono le uniche fonti da cui attingere quando si affronta una situazione potenzialmente pericolosa come un salto di BASE Jump…esaurite queste, entra in gioco la fortuna…” (Maurizio di Palma)