Goditi i migliori film di alpinismo gratis
È scomparso cinque anni fa, Walter Bonatti, e ancora non sembra vero. Fino agli ottant’anni suonati non aveva mai manifestato nemmeno un cedimento. Anzi, continuava a viaggiare, a camminare in montagna. Lo accompagnavano i ricordi, le migliaia di immagini che si erano impresse nella sua mente e sulla pellicola della sua fotocamera sulle pareti più vertiginose delle Alpi, sulle cime del Karakorum, della Patagonia e del Perù. E nella lunga serie di viaggi avventurosi che lo avevano impegnato per anni ai quattro angoli del pianeta. Un lungo esperimento che lo aveva portato ad affacciarsi, senza altri strumenti oltre alla sua macchina fotografica, al cuore più selvaggio della natura, nel fitto dell’Amazzonia, nella wilderness del Grande Nord, nella caldera di vulcani attivi.
A ricordare Bonatti, oltre ai libri, alle fotografie, alle interviste, oggi è rimasto “W di Walter”, il film realizzato da Rossana Podestà, la sua compagna di vita, con Paola Nessi, che ne firma la regia. Si tratta di un film che racconta gli aspetti meno noti del personaggio e che attinge ai molti episodi della vita quotidiana dell’alpinista-esploratore. Nessuna descrizione oleografica, dunque, ma un racconto tenero, a tratti persino scanzonato del Bonatti meno noto ma, non per questo, meno interessante. Il film contiene diversi documenti inediti (per citarne uno: un’intervista Rai ad un Bonatti giovanissimo appena rientrato dal K2 nel 1955), oltre a immagini girate nella casa di Dubino in Valtellina e la storia dei viaggi e delle avventure vissute insieme da Walter e Rossana, quando dopo aver abbandonato l’alpinismo estremo Bonatti decise di dedicarsi al giornalismo di esplorazione e di avventura con la lunga e proficua collaborazione con la rivista Epoca. Come ha detto la stessa Rossana: «Walter è stato interpellato mille volte per raccontare le sue avventure, ma quello che aveva dentro non poteva uscire, schiacciato com’era dal peso dall’attualità, dalla forza di quello che gli capitava. Volevo raccontare un Bonatti diverso».
Guarda “W DI WALTER” su PLAYALPINISMO: clicca qui.
INFO: PlayAlpinismo