Gli alpinisti Denis Urubko e Adam Bielecki raccontano il salvataggio di Elizabeth Revol a France Télévisions
Nel video, il russo Denis Urubko e il polacco Adam Bielecki, i due alpinisti che hanno salvato Elisabeth Revol sul Nanga Parbat, raccontano come hanno trovato l’alpinista francese, durante la notte, a oltre 6000 metri di altitudine.
In questo estratto, ricordano l’intensa emozione provata quando hanno trovato la Revol.
“Abbiamo sentito del problema sul Nanga Parbat, mentre eravamo al campo 1 del K2, spiega Denis Urubko – ho capito subito, di fronte a tale situazione, che dovevamo interrompere la nostra salita sul K2 e offrire il nostro aiuto per la missione di salvataggio. ”
La missione era molto incerta: l’elicottero doveva portare gli alpinisti a 6000 metri di altitudine. Ma la nebbia era tale che sono stati depositati a 4.800 metri. Adam Bielecki e Denis Urubko in testa, iniziano la salita, di notte. Procedono velocemente, salendo in otto ore, al buio, una percorso che di solito viene compiuto in due-tre giorni.
“Quando arrivo al campo 2”, ha detto Urubko, “ho iniziato a urlare, sperando che non fosse troppo lontana, ho chiamato ‘Elisabeth!’ La voce riecheggiava tra le rocce … E ad un certo punto ho sentito la voce di una donna, davvero molto debole, nell’oscurità … Ho detto: “Sì, è qui, non è lontana!”
Nel video, girato al buio sul Nanga Parbat (già pubblicato su Mountainblog), l’alpinista, senza fiato, fa questa scoperta miracolosa, vede Elisabeth. Poi, immediatamente, urla verso suo compagno Bielechi: “Adam! Eccola! L’ho trovata!” “Ero così felice, ho pianto di gioia”, dice Adam Bielecki.