Intervista, riprese e montaggio: Mirko Sotgiu (OpenCircle) per MountainBlog
Stefano Unterthiner, fotografo di National Geographic e scrittore, porta sempre con sè, nei suoi viaggi per il mondo, la sua famiglia. “Non facciamo viaggi brevi, ma viviamo per molti mesi nei luoghi in cui lavoriamo – spiega Stefano – Può sembrare difficile e complicato (e talvolta lo è…) ma funziona. La Natura e il Viaggio sono le migliori Scuole che conosca”.
Unterthiner ha deciso di raccontare il cambiamento climatico attraverso il suo progetto “Una famiglia nell’Artico“: “Tra il 2019 e il 2021 trascorreremo oltre un anno (fino a 24 mesi, a seconda del materiale raccolto) a Longyearbyen, l’abitato principale dell’arcipelago delle Svalbard e centro urbano più a Nord del mondo, con l’obiettivo di comunicare, anche attraverso la testimonianza e l’esperienza diretta della nostra famiglia, il cambiamento climatico. Vogliamo raccontare quello che sta accadendo nell’Artico portando i nostri figli nel luogo dove i mutamenti climatici si stanno manifestando più rapidamente che in qualunque altra regione del pianeta.”
Cresciuto tra le montagne dell’Italia nord-occidentale, Stefano Unterthiner ha trascorso i suoi primi anni a fotografare e fare trekking nel Parco Nazionale del Gran Paradiso. Ha iniziato a fotografare seriamente all’età di 17 anni, ha continuato a studiare zoologia e, nell’autunno del 2000, ha conseguito un dottorato di ricerca. dell’Università di Aberdeen in Scozia. Dopo aver completato gli studi, Stefano è tornato in Italia e ha iniziato la sua carriera come zoologo. Ma la sua macchina fotografica era sempre al suo fianco e non passò molto tempo prima che il suo hobby diventasse uno stile di vita e una professione che consumano tutto.
Nel 2000 Unterthiner ha vinto il prestigioso premio Mario Pastore come miglior “giovane giornalista ambientale” italiano. Unterthiner ora viaggia regolarmente per il mondo alla ricerca di nuovi soggetti per le sue storie fotografiche