Intervista di Andrea Bianchi
Riprese e montaggio: Andrea Monticelli
Ospite d’eccezione del 66° Trento Film Festival, il pluricampione di ciclismo Francesco Moser, nel capoluogo trentino per la proiezione del documentario sulla sua vita “Moser. Scacco al tempo”.
Il docu-film racconta le vittorie epiche del ciclista, tra i più amati in Italia. La pellicola è uno spaccato dell’uomo e dello sportivo, della famiglia e della comunità di Palù di Giovo, il paese di Moser.
Professionista dal 1973 al 1988, vinse un Giro d’Italia e diverse classiche, tra cui tre Parigi-Roubaix, due Giri di Lombardia, una Freccia Vallone, una Gand-Wevelgem e una Milano-Sanremo, oltre a un campionato del mondo su strada e a uno su pista, nell’inseguimento individuale. Con 273 vittorie su strada da professionista risulta a tutt’oggi il ciclista italiano con il maggior numero di successi all’attivo.
La fama di Moser è legata soprattutto al record dell’ora. Nel gennaio del 1984 in Messico batte il record mondiale dell’ora percorrendo 50,080 km e quattro giorni dopo batte nuovamente il primato con 51,151 km.
I suoi tentativi di record dell’ora aprono le porte a una rivoluzione nel mondo del ciclismo. Moser introduce innovazioni nell’alimentazione, nelle pratiche di allenamento, nell’abbigliamento, con una speciale tuta e un casco aerodinamico, nelle tecniche di costruzione delle biciclette, ideate in galleria del vento e dotate di ruote lenticolari.
La nostra redazione ne ha parlato con lui a Trento…
Simonetta Quirtano