Intervista di Andrea Bianchi
Riprese e montaggio: Andrea Monticelli e Mirko Sotgiu
Il 16 marzo scorso, il noto alpinista e documentarista austriaco Kurt Diemberger ha compiuto 90 anni!
Vincitore nel 2013 del Piolet d’Or alla Carriera, massima onorificenza internazionale nel mondo della montagna, primo uomo a scalare il Dhaulagiri, settima vetta più alta al mondo, e unico alpinista, insieme ad Hermann Buhl, ad aver scalato due Ottomila in prima assoluta, verso la fine degli anni sessanta intraprese una nuova carriera come cineoperatore e documentarista d’alta quota.
Per lui, il Trento Film Festival è una tappa obbligata. Ospite della 70^ edizione, abbiano parlato con lui delle modalità di racconto dell’avventura, attraverso una cinepresa o un libro, ma anche dei rapporti con i compagni di spedizione.
“La cinepresa influenza una spedizione” sostiene Kurt. “Gli americani, mi fecero firmare un contratto in cui era precisato che non avrei dovuto richiedere a nessuno di fare qualcosa… In amicizia siamo riusciti a fare tutto, malgrado questo contratto”.
“Senza intesa non si fa nulla …. In una grande spedizione di 20 componenti, minimo 5 devono essere sempre pronti a fare quello che tu chiedi”.
Comunque… “vivere un avventura è più dura che raccontarla”, afferma Diemberger e conclude la nostra intervista anticipandoci un’idea per un nuovo libro.
Simonetta Quirtano