Sono considerate le sei più grandi pareti delle Alpi: la Nord della Cima Grande di Lavaredo, la Nord del Piz Badile, la Nord del Cervino, la Nord dell’Eiger, la Nord del Petit Dru e la Nord delle Grandes Jorasses.
Il 29 luglio 1952, con la difficile salita dell’Eiger, Gaston Rébuffat divenne il primo uomo a ultimarle tutte.
Conquistarle è l’obiettivo di una vita per molti scalatori, il ‘Grande Slam’ dell’alpinismo. Lo svizzero Roger Schäli e l’altoatesino Simon Gietl le hanno scalate tutte più volte. Ma anche loro hanno un sogno: concatenare queste iconiche pareti senza sosta e coprendo le distanze tra le varie cime con le proprie forze, senza mezzi motorizzati.
In una fresca mattina d’autunno, partono per questa impresa quasi impossibile: devono affrontare 1100 chilometri di distanza, 30.770 metri di salita e 29.470 metri di discesa, con una bici da corsa, a piedi, in cordata e in parapendio. Si tratta di una spedizione speciale per i due professionisti della montagna: loro sanno che le Grandi Pareti del Nord richiedono cautela e umiltà.