Quella di Carlo Aldé è la storia di un ragazzo come tanti, cresciuto fra i sentieri e le Guglie della Grignetta, ma che da lì è partito per vivere alcune delle pagine più belle della storia del Gruppo Ragni.

La montagna della sua vita è il Cerro Murallon, salito a soli 19 anni, assieme all’amico Paolo Vitali e al grande Casimiro Ferrari.
Era l’alba degli Anni 80, l’epoca dell’esplosione dell’arrampicata sportiva e dell’alpinismo fast and light. Il Cerro Murallon, però, è stata una storia di altri tempi: una montagna isolata e quasi sconosciuta, una parete gigante, settimane intere trascorse in interminabile attesa al riparo di una truna, giorni di vento e bufera implacabile, una tenacia e una determinazione ancora più implacabili: fino alla cima e ritorno.

“Casimiro mi ha insegnato che dalla montagna non si scappa” dice Carlo, ed è una di quelle lezioni che si imparano lassù, ma che poi ti puoi portare anche a casa, nella vita di tutti i giorni.
Carlo l’ha fatto proprio questo insegnamento e, proprio grazie alla sua pacata, garbata, ma solidissima determinazione, è divenuto uno dei pilastri che sostengono l’attività del Gruppo Ragni.

Regia di di Luca Granfors