Se qualcuno nutriva dei dubbi sul fatto che i frequentatori della montagna, professionisti e dilettanti, siano delle donne e degli uomini né più né meno come tutti gli altri, il libro di Alberto Paleari dovrebbe fugare ogni possibile equivoco.
Anzi, con impietosa ironia e con vero gusto iconoclasta, le 168 pagine di questo libro fanno di tutto per portare a quota zero la presunta ed elevata rettitudine morale di chi frequenta la montagna per lavoro, per disperazione, per passione.
Dentro tutti i personaggi, ma in particolare nel protagonista maschile e nella sua antagonista femminile, Paleari scava impietosamente, mettendo a nudo nobiltà e bassezza, aspirazioni e abiezione, quell’impasto misterioso che fa di ogni essere umano un coacervo di contraddizioni e di problemi irrisolti. Lui è una guida, italiano trapiantato a Chamonix, lei una piacente signora senza problemi economici.
Un incontro-scontro che si risolverà solo nel finale a sorpresa, non prima di aver portato in scena azione e introspezione, pulsioni sessuali e tenerezza, cattiveria e ipocrisia, slanci e regressioni… istinti così comuni ma così estremi che neanche lo straordinario ambiente del Monte Bianco riuscirà ad esorcizzare.
Una narrazione che riesce a intrecciare su più livelli il vero e il verosimile, lasciando al lettore solo un riferimento sicuro: la parete di roccia, elemento naturale su cui esaltarsi o fare naufragio.
“[…] C’è nell’arrampicata una specie di sottrazione, di eliminazione di ciò che non sia arrampicare. Quando arrampichi tutte le difficoltà della vita come per miracolo si riducono a una sola, di una semplicità spaventosa: come faccio a raggiungere quell’appiglio là in alto? […]”
(Alberto Paleari, “Volevo solo amarti”)
“VOLEVO SOLO AMARTI”
Autore: Alberto Paleari
Editore: Vivalda Editori – Torino, 2012
Collana: I Licheni
Pagine: 168
Prezzo di copertina: 17 €
Tags: Alberto Paleari, Cult, experience, letteratura di montagna, Monte Bianco, Mountain Book, narrativa, Vivalda Editori