“Walter ha avuto un incidente questa mattina. Non potremo più riabbracciarlo, possiamo solo ricordarlo per il grande uomo speciale che era. Non ci sono ancora informazioni precise sull’accaduto quindi chiedo rispetto da parte dei mezzi d’informazione nel diffondere la notizia”.
Queste righe pubblicate 6 ore fa, domenica 3 ottobre, sul blog di Walter Nones hanno comunicato in maniera telegrafica la terribile notizia: Walter Nones, insieme ai compagni Giovanni Macaluso e Manuel Nocker, stava tentando di aprire una nuova via sulla parete Sud-Ovest del Cho Oyu. Dalle prime frammentarie notizie sembra che l’incidente abbia coinvolto solo Nones.
Le cose sembravano andare bene: così come dai resoconti dello stesso Nones sul suo blog, che vi avevamo periodicamente riportato, i tre avevano pazientemente atteso che le difficili condizioni climatiche – neve abbondante, causa di almeno due gravi incidenti sulla via normale e di numerosi ritiri, tra cui quello dell’alpinista italiana Anna Torretta – concedessero una “finestra meteo” buona per l’attacco alla cima.
Due anni fa Nones aveva perso sul Nanga Parbat il suo compagno di cordata altoatesino Karl Unterkircher; ma l’Himalaya “non è un’ossessione“, aveva dichiarato al quotidiano L’Adige, “L’alpinismo è passione, divertimento. Se ci saranno le condizioni per portare a termine il progetto alpinistico, bene. Altrimenti si torna indietro senza patemi d’animo“.
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