WHEELS on FIRE – Marco Tomasello from etna walk on Vimeo.
Dopo essere salito (e sceso!) centinaia di volte a piedi sull’Etna e sullo Stromboli era un po’ di tempo che avevo in mente la pazza idea di scendere in sella a una bici i vulcani attivi della Sicilia.
A seguirmi in questa vulcanica idea ci sono la mia compagna d’avventura Elena Spalenza e
i videoman Giuseppe Distefano e Manrico Dell’Agnola.
Si inizia da Stromboli o Iddu (come viene chiamato dai local), uno dei vulcani più attivi al mondo con esplosioni che avvengono in media ogni 20 minuti.I 900m di dislivello con la bici legata allo zaino sono duri ma la discesa sui ripidi canaloni di cenere vulcanica con il mare di fronte e i crateri che eruttano a lato ci ripagano del duro sforzo.
Il giorno dopo carichiamo le nostre bici sull’aliscafo e ci dirigiamo verso l’isola di Vulcano. Il cratere che ha dato il nome a tutti i vulcani del mondo non erutta dal 1890 ma fuma incostantemente. Spingiamo la bici fino in cima e iniziamo la discesa in mezzo alla fumarole di zolfo che ci fanno bruciare i nostri poveri polmoni! Durante la discesa la vista spazia su tutte le isole Eolie.
L’ultimo giorno è dedicato al vulcano per eccellenza: l’Etna o “a muntagna” come viene chiamata dai siciliani.Dai 3340m della cima scendiamo lungo l’orlo del cratere centrale e del nord-est per poi scendere lungo ripidi canaloni di cenere fino a Piano Provenzana(1800m) sul versante nord per poi continuare su un divertente single track in mezzo a boschi di faggi e terminare la nostra lunga discesa a Zafferana (700m) davanti a una buonissima granita al limone!
Da queste tre vulcaniche discese è nato : Wheels on fire, con le riprese di Giuseppe Distefano e Manrico Dell’Agnola.
Marco Tomasello
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