XXXII PREMIO GAMBRINUS “GIUSEPPE MAZZOTTI”: E’ LA MONTAGNA LA VERA VINCITRICE 2014
La XXXII edizione del Premio Gambrinus “Giuseppe Mazzotti” premia “Huascaran 1993. Verso l’alto. Verso l’altro” di Franco Michieli (Sezione Alpinismo), “Verde Brillante” di Stefano Mancuso e Alessandra Viola (Sezione Ecologia e Paesaggio) e “Terra Acqua Mani Fuoco. Ceramica popolare in Calabria” di Ottavio Cavalcanti (Sezione Artigianato di tradizione).
Per la prima volta nella storia del concorso, assegnati due Premi Honoris Causa, a due decani dell’alpinismo nazionale: Spiro Dalla Porta Xydias e Armando Aste.
La montagna delle grandi imprese del dopoguerra, la montagna dal volto umano, monti vicini e vette lontane, luogo naturale del proliferare di una flora variegata e “intelligente”: vi è tutto questo nella XXXII edizione 2014 del Premio Gambrinus “Giuseppe Mazzotti”, prestigioso concorso “per libri di montagna, alpinismo, esplorazione – viaggi, ecologia e paesaggio, artigianato di tradizione e Finestra sulle Venezie sulla civiltà veneta”, del quale sono state rese note giovedì 9 ottobre le opere vincitrici, selezionate tra 120 volumi inviati da 75 case editrici.
I VINCITORI 2014
E’ la montagna raccontata dai suoi protagonisti, la montagna che emerge attraverso le vicende di chi l’ha vissuta e amata nella sua interezza (fatta di territorio e di popoli, trampolino verso il sacro) quest’anno la vera protagonista del riconoscimento dedicato alla figura e all’opera di Giuseppe Mazzotti, letterato trevigiano noto come il “salvatore” delle ville venete e alpinista appassionato. A cominciare dal volume che ha vinto la sezione “Alpinismo: imprese, vicende storiche, biografie e guide”, “Huascaran 1993. Verso l’alto. Verso l’altro” di Franco Michieli (Club Alpino Italiano Sezione di Cedegolo – Valcamonica Editore, 2013).
Michieli, geografo dalle origini trevigiane (padre e nonno erano di Treviso), originale esploratore (attraversa a piedi terre impervie interpretandole esclusivamente con occhi e facoltà umani, in vero isolamento nella natura) e garante internazionale di Mountain Wilderness, uno tra gli italiani più esperti nel campo delle grandi traversate a piedi di catene montuose e terre selvagge, ha ripercorso nel proprio libro la spedizione italiana del 1993 della Sezione di Cedegolo del Club Alpino Italiano sulla parete del Nevado Huascarán Norte, nel cuore delle Ande peruviane. Il motto della cordata era “Salire in alto per aiutare chi sta in basso”, e lo scopo dell’impresa, guidata da Battistino Bonali e che terminerà tragicamente, era attirare l’attenzione sulla povertà dei campesinos e contribuire alla costruzione dell’ospedale di Chacas, in collaborazione con il movimento di volontariato Operazione Mato Grosso.
E ancora la montagna, come luogo in cui prolifera una flora varia e lussureggiante, è lo scenario ideale in cui si immagina ambientata “Verde Brillante” (Giunti Editore, 2013) di Stefano Mancuso e Alessandra Viola, vincitore della sezione “Ecologia e Paesaggio”. Stefano Mancuso, che è una tra le massime autorità mondiali nel campo della neurobiologia vegetale ed è stato inserito da La Repubblica nella lista dei 30 italiani destinati a cambiarci la vita, e la giornalista Alessandra Viola spazzano via stereotipi e luoghi comuni e partendo da questa semplice domanda, “Le piante sono intelligenti?”, conducono il lettore in un inconsueto e affascinante viaggio intorno al mondo vegetale. Che giunge ad una inequivocabile conclusione, se l’intelligenza è misurabile anche attraverso l’adattamento, allora i vegetali sono geniali.
Infine monti e alture, questa volta del profondo sud d’Italia, sono culla di civiltà che hanno assegnato alla ceramica le più diverse funzioni, da quella d’uso all’estetica, da quella simbolica a quella documentaria, come ricostruisce il volume vincitore della sezione “Artigianato di Tradizione”, “Terra Acqua Mani Fuoco. Ceramica popolare in Calabria” (Rubbettino Editore, 2013) di Ottavio Cavalcanti. Un volume che affronta per la prima volta il tema della ceramica popolare in ottica storico – antropologica, evidenziando usi e costumi connessi alla produzione e all’uso, elenca tutti i centri ceramici, a partire dalla più remota antichità, propone la complessa trama delle denominazioni dialettali, offre un variegato e sorprendente mosaico delle tipologie corredato dalle necessarie didascalie.
L’elenco dei titoli dei libri partecipanti alla trentaduesima edizione del Premio Gambrinus “Giuseppe Mazzotti” restituisce una visione ampia e poliedrica del Premio, in ideale continuità con l’eclettismo dell’intellettuale trevigiano Giuseppe Mazzotti, una delle personalità di maggiore spicco della cultura veneta e nazionale contemporanea, per 37 anni direttore dell’Ente Provinciale per il Turismo di Treviso, alpinista, scrittore, gastronomo, consigliere del Touring Club.
LA GIURIA
Le opere sono state esaminate da una Giuria composta da importanti personalità della cultura: l’antropologo ed esperto di questioni ambientali Dario Benetti, l’alpinista e scialpinista Orietta Bonaldo, il giornalista, scrittore e alpinista Oreste Forno, Danilo Mainardi, professore emerito di Ecologia comportamentale nell’Università Ca’ Foscari di Venezia, il rettore dello IUAV di Venezia Amerigo Restucci, la storica dell’arte già soprintendente ai Beni Artistici e Storici del Veneto Anna Maria Spiazzi, il geologo e divulgatore scientifico Mario Tozzi.
PREMI “HONORIS CAUSA”, PER LA PRIMA VOLTA NELLA STORIA DEL CONCORSO
Per la prima volta nella storia del concorso, nato nel 1981, quest’anno sono stati assegnati due Premi “Honoris Causa” a due decani delle alture, l’alpinista e scrittore Spiro Dalla Porta Xydias, 97 anni, nato a Losanna da una famiglia di origine greca e residente sin da giovanissimo a Trieste, decano degli alpinisti accademici del Club Alpino Italiano e presidente del Gruppo Italiano Scrittori di Montagna (Gism), e Armando Aste, 88 anni, originario di Rovereto, tra i più influenti alpinisti del dopoguerra, accademico e socio onorario del Cai.
Dalla Porta Xydias e Aste sono due colonne dell’alpinismo nazionale del dopoguerra e il Premio Gambrinus “Giuseppe Mazzotti”con essi, nel corso della premiazione al Parco Gambriunus di San Polo di Piave – Treviso sabato 22 novembre 2014, ricostruirà e ripercorrerà quasi un secolo di storia di imprese e scalate, nonché le radici di un amore, quello verso la montagna, che non cessa mai, neanche con il sopraggiungere della vecchiaia perché, come ha detto Dalla Porta Xydias, “Oggi i monti li salgo con la penna, scrivendo. Non ho mai abbandonato la montagna”.
PREMIO LETTERARIO “GIUSEPPE MAZZOTTI” JUNORES
Annunciati anche gli studenti degli istituti superiori del Triveneto vincitori del Premio Letterario “Giuseppe Mazzotti” Juniores. Sono Gloria Dapporto, della classe I AC del Liceo Scientifico “Giorgio Dal Piaz” di Feltre (Belluno) con l’elaborato “Il confine dell’alpinismo”, Carlotta Condello, della classe III del Liceo Classico Istituto Vescovile “Guglielmo Marconi” di Portogruaro (Venezia) con “La vita che tace”, e Davide Bonotto della classe IV F dell’Istituto Tecnico Agrario “Alberto Parolini” di Bassano del Grappa (VI) con “Le valli dimenticate”.
PREMIAZIONI E INIZIATIVE COLLATERALI DELLA XXXII EDIZIONE
La serata di premiazione si terrà al Parco Gambrinus di San Polo di Piave – Treviso sabato 22 novembre.
Nella mattinata del 22 novembre alla Sala Teatrale del Patronato “Don Bosco” di San Polo di Piave è prevista la cerimonia delle premiazioni dei vincitori della IV edizione del Premio Letterario Giuseppe Mazzotti per Ragazzi, per gli alunni delle classi terze della suola secondaria di primo gado dell’Istituto Comprensivo Statale “Luigi Luzzatti” di San Polo di Piave. E alle 16 inaugurazione della Mostra “El mondo roverso, cento piastrelle per ricordare Giuseppe Mazzotti” e dell’esposizione delle tavole a fumetto ispirate al romanzo giovanile di Giovanni Comisso “Giorni di guerra”, Longanesi 1960, al Parco Gambrinus. Non mancherà l’emissione dell’IX annullo postale su 12 cartoline che richiamano le opere vincitrici della XXXII edizione 2014 e della precedente XVI edizione 1998 (iniziativa promossa in collaborazione con il Gruppo Filatelici di Montagna e Club Alpino Italiano – Sezione “Luigi Rizzardi” di Auronzo di Cadore).
Il Premio è promosso dall’Associazione “Premio Letterario Giuseppe Mazzotti”, patrocinato e sostenuto dal Touring Club Italiano, dal Comune di San Polo di Piave, dalla Regione del Veneto, dalla Provincia di Treviso, dalla Camera di Commercio di Treviso, dal Club Alpino Italiano, dalla Confartigianato del Veneto, dalla Valcucine Spa, con il sostanziale contributo della Fondazione Veneto Banca Onlus.
Per informazioni: www.premiomazzotti.it
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